TEMPO DI BILANCI: Ricomincia la lotta con la bilancia

By Primo Vercilli,

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tempo di bilanci

Sono ormai finite le festività natalizie ed è arrivato il fatidico momento di fare un bilancio ed aprire nuove prospettive: ovviamente parlo di bilancio del peso e… prospettive di prova costume. I dati vendite nei negozi di articoli casalinghi dicono che, dopo le festività natalizie, uno dei prodotti più acquistati è la bilancia.

E’ nei confronti di questa “fantastica compagna nel quotidiano” che si riversano tutte le nostre aspettative. Dopo le feste ci pesiamo: scusate il gioco di parole, ma per fare un bilancio ci occorre la bilancia! Attimi di terrore, indecisioni se salire o meno, ci si sveste di tutto (se potessimo taglieremmo anche i capelli!) e poi via: prendiamo coraggio e saliamo! Il momento di sconforto e terrore che ci attanaglia è simile al sentirci nudi in mezzo ad un incrocio. E lì c’è la prima reazione: “Impossibile, la bilancia è rotta. Certamente non funziona più; fino a due settimane fa pesavo 3 chili in meno”. Poi, dopo aver spostato la bilancia in tutti gli angoli della stanza o del bagno e aver constatato che il peso è sempre quello, ecco la seconda reazione: “Ho sicuramente il metabolismo che non funziona; non ho mica mangiato tanto! Anzi, mi sono anche trattenuto: ho preso il caffè con il dolcificante, ho sempre mangiato solo il primo o il secondo e ho fatto un’ora di passeggiata tutti i giorni”. Ma, ancora non convinti, facciamo dei disperati tentativi per verificare fino in fondo se effettivamente la bilancia non funziona… stremati, dopo un’intera giornata a chiederci cosa abbiamo fatto di tanto sbagliato da meritarci questi 3 kg in più, dobbiamo capitolare: il bilancio delle Festività è drammatico. E adesso? Qui, ovviamente, scatta il confronto con gli amici. Meglio con gli amici, “con mia moglie mi sono già lamentato troppo spesso che stavo aumentando di peso, non capirebbe; come fa a capirmi una che è magra come un chiodo e mangia il doppio di me? L’ho sempre detto che era il metabolismo a non funzionare”. Siamo passati alla fase pre-operativa: un confronto strategico con gli amici su quale possa essere la soluzione migliore. Ovviamente davanti a un cappuccino e brioche e sempre promettendo “dopo mi metto a dieta e questo è l’ultimo”. Ma l’analisi della giusta strategia richiede tempo e allora i cappuccini aumentano e le brioche anche, “ma non sono sicuramente quelli a farmi ingrassare, perché li mangiavo anche prima delle feste e il peso era costante”. Alla fine arriva il giusto verdetto: l’unica soluzione è mettersi a dieta. Poco importa che un anno prima avessimo già trovato la stessa soluzione e anche l’anno precedente… La dieta: se la bilancia è il prodotto casalingo più acquistato dopo le festività natalizie, la dieta è l’azione più odiata ma al tempo stesso più eseguita! Ed ecco quindi che comincia la nostra ricerca: come sfogliare una romantica margherita, proviamo a selezionare il giusto nutrizionista. “Questo no, questo l’ho già provato, quest’altro non mi piace, quello che mi ha consigliato il mio amico non va bene”. Ma, nonostante incertezze, dubbi, ripensamenti alla fine troviamo quello che fa per noi e rompiamo gli indugi. Finalmente siamo pronti, sollevati al pensiero che qualcuno possa prendersi cura del nostro metabolismo così malandato. Finalmente cominciamo la nostra dieta. Ecco quindi che comincia il nostro ennesimo percorso da Capodanno a Natale: un percorso di lotta, con la bilancia che ci aspetta al varco e l’ennesimo nutrizionista che “non capisce i miei problemi”. Ce la farò questa volta? Amici, avremo modo di parlare, nel corso dell’anno, nel corso di questa strenua lotta che molti di noi combattono contro il peso, di strategie per vincere, ma qualcosa voglio assolutamente dirla ora, proprio ora che siamo pronti per cominciare la nostra ennesima dieta. Cominciamo ad esser seri nelle valutazioni che facciamo; cominciamo ad essere seri e obiettivi. L’obiettività impone anche che ci arrendiamo ad una evidenza: ingrassiamo perché ciò che mangiamo è energeticamente superiore a ciò che consumiamo. Sembra una banalità, ma voglio farvi qualche esempio per farvi comprendere come invece noi sottovalutiamo proprio le cose più banali. Per perdere 1 kg di grasso bisogna risparmiare circa 7500 Kcal; viceversa, per acquistare 1 kg di grasso dobbiamo assumere 7500 Kcal in più rispetto a quello che normalmente bruciamo. 7500 Kcal non sono poche, tutt’altro! Eppure ci mettiamo 2 settimane per prendere su 2 kg durante le feste natalizie. Arrendiamoci all’evidenza: se abbiamo effettivamente 2 kg in più sulla nostra bilancia la matematica (ripeto, la matematica) dice che noi abbiamo assunto 15000 Kcal in più rispetto a quello che abbiamo consumato. Sapete che basta mangiare 5 caramelle al giorno senza zucchero tutti i giorni per un anno per poter aumentare di 2 kg all’anno? Quanti di noi pensano che questo sia possibile? O quanti invece pensano che invece “in fin dei conti sono senza zucchero”? Quanti di noi sono ancora convinti che per dimagrire si debba mangiare senza glutine, come se fosse il glutine a portare un aumento del peso e non le calorie ad esso legate? Quanti di noi pensano che, solo perché camminano un’ora al giorno, possono permettersi una brioche in più, quando per un’ora di camminata possiamo al massimo permetterci 2 fette biscottate con un velo di marmellata? Quanti di noi sono consapevoli che 4 bicchieri di succo di frutta non zuccherato hanno le stesse calorie di un piatto di pasta ben condito? Quanti di noi sono consapevoli che, se consumiamo una banale tavoletta di 100 grammi di cioccolato a settimana (a settimana, quindi meno di 20 grammi al giorno!) in meno di 4 mesi ci ritroveremmo con 1Kg e mezzo di peso in più? Ma allora? Dovremmo stare senza mangiare? Senza concederci più nulla? Niente affatto: dobbiamo solo cominciare a non bluffare. Bluffare con noi stessi, perché il bluff lo facciamo nei nostri stessi confronti: sottovalutiamo quello che mangiamo “tanto cosa vuoi che sia quel pezzettino lì” e sopravvalutiamo l’attività che svolgiamo. Cosa volete che ci incidano 2 ore di attività fisica a settimana se in una settimana ci sono 168 ore a disposizione? Il primo passo, affinché questo 2017 sia l’ultimo anno in cui saliamo sulla bilancia con frustrazione e terrore, è lavorare per aumentare la nostra consapevolezza, per capire meglio che tutto, assolutamente tutto è un alimento e non c’è nulla (al di fuori dell’acqua) che non contenga calorie. Possiamo veramente arrivare a gustarci tutto, ma, per farlo, dobbiamo prima cosa essere veramente consapevoli di quello che mangiamo. Ecco qual è la giusta dieta che vorrei che il mio amico mi proponesse: una dieta in cui si impari a mangiare, si acquisti una maggior consapevolezza e si arrivi a gustare tutto senza sottovalutare niente. Buon Anno a tutti.

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